Alessandria d'Egitto
Alessandria è il maggior porto egiziano e la seconda città per grandezza dell'Egitto.
La città fu fondata tra il 332 e il 331 a.C. da Alessandro Magno che ne traccio' personalmente la pianta.
Alessandria d'Egitto divenne una delle città più importanti del mondo ellenistico e fu seconda solo a Roma per grandezza e ricchezza.
Il suo statuto era quello delle libere città greche e mantenne la sua assemblea cittadina sino alla conquista romana.
L'autonomia le fu più tardi restituita sotto Settimio Severo.
La celebre Biblioteca di Alessandria contribui' a fare della citta' uno dei
principali motori culturali dell'antichita'.
Una volta che l'Egitto divenne provincia dell'impero romano, Alessandria ne segui' lo sviluppo e il successivo declino sino ad arrivare al 640 quando gli Arabi, dopo un assedio durato 14 mesi, la conquistarono.
La fondazione del Cairo, nel 969, contribuì al declino della città e la scoperta nel 1498 della rotta verso Oriente, doppiando il Capo di Buona Speranza, finì per rovinarne la forza economica di Alessandria d'Egitto.
Presa nel 1798 dai francesci guidati da Napoleone I , passo' sotto il controllo degli Inglesi nel 1801 successivamente il controllo passo' agli Ottomani e la citta' arrivo' a contare 4.000 abitanti contro i 300.000 del suo periodo di maggior splendore.
In seguito alla conquista, da parte degli Inglesi 8 che lasceranno l'Egitto solo nel 1954) , negli ultimi decenni dell'800 la citta' si riprese e assunse un ruolo importante come centro portuale militare.
Il Faro e la Biblioteca
Il celebre Faro di Alessandria, iniziato da Tolomeo I e completato da Tolomeo II aveva un'altezza stimata in ben 135 m e poteva essere visto a 50 km di distanza. Le sue gigantesche proporzioni ne fecero una delle Sette meraviglie del mondo e dal suo nome deriva il termine che designa questo tipo di installazioni. Era costituito da un alto basamento quadrangolare che ospitava le stanze degli addetti e le rampe per il trasporto del combustibile. A questo si sovrapponeva una torre ottagonale e quindi una costruzione rotonda sormontata da una statua di Zeus o Poseidone, più tardi sostituita da quella di Helios. I resti della gigantesca costruzione, crollata probabilmente per un terremoto, sono oggi inglobati in un forte del XV secolo. Numerosissimi blocchi ed elementi architettonici sono stati recuperati in mare,
insieme alle colossali statue di Tolomeo II e della moglie Arsinoe II rappresentata come Iside.
Nell'isola sorgeva inoltre un tempio dedicato ad Efesto.
Modello dell'antico faro di Alessandria
La non meno celebre Biblioteca di Alessandria fu istituita in epoca tolemaica ed era grandemente celebrata per la sua ricchezza e il grande numero di opere letterarie che vi si conservavano, stimate in circa 700.000 volumi. Le cause della sua distruzione sono tuttora oggetto di discussione.
Grazie ad un progetto comune tra UNESCO ed Egitto, è stata costruita la nuova Biblioteca del Mondo Mediterraneo che dovrebbe poter accogliere circa 5 milioni di libri.
La vicinanza con il mare regala ad Alessandria d'Egitto un clima è particolarmente mite.
La cucina tipica e' ricca di spezie che la rendono unica nei sapori e nei profumi. La zuppa di verdure , moulokheya, si accompagna spesso al piccione cucinato nei modi piu'
svariati. Da buona citta' di mare, le tavole dei ristoranti regalano ricche portate di pesce e di legumi.
Da visitare:
- Museo Storico d’Alessandria
- Museo Greco Romano ( ricco di reperti risalenti al III secolo a.C )
- palazzo antico del re Lagide
- la Moschea di El Moursi Abou El Abbas
- La residenza del Ra’s Al Tin, trasformata in museo delle bambole
- Il fortino Qa Itbey , che sorge sull'area in cui sorgeva anticamente il faro
- Le catacombe di Kam al Chaqafa
- Le catacombe di Kom El Shugafa
- I resti della chiesa di Alessandria la cui costruzione viene fatta risalire all’apostolo San Marco